Allattamento e svezzamento

Ho voluto creare questo articolo molto sintetico ma abbastanza completo nella speranza di aiutare le neo mamme o le future mamme a farsi un’idea su allattamento e svezzamento. Ovviamente entrambi i percorsi sono molto soggettivi e dipendono da vari fattori, per questo motivo è sempre consigliato il parere del proprio pediatra o del professionista che vi segue.

Siete in ancora siete in attesa ma state già iniziando a documentarvi potrebbe interessarvi anche questo articolo.

Allattamento

  • Per le prime settimane le poppate saranno 8-12 al giorno, ogni 2/3 ore, poi passeranno a 5 al giorno (mattina, metà mattina, mezzogiorno, pomeriggio, sera).
  • L’ allattamento misto (sia al seno che con il latte artificiale) viene fatto se la produzione di latte è scarsa o se per necessità la mamma non riesce ad allattare a tutte le poppate.
  • Se il latte è solo artificiale si utilizzeranno 30 ml per 6 pasti all’inizio, poi 60 ml per 6 pasti dopo 1 settimana, poi 120 ml per 6 pasti dopo 1 mese.
  • Il latte per neonati all’inizio è il latte formulato (n1) adattato alle specifiche esigenze e bisogni nutrizionali.
  • A sei mesi, in concomitanza con lo svezzamento si passa al latte di proseguimento (n2).
  • Dal primo anno di vita si passa al latte di crescita (n3).
  • Il latte di mucca e capra non sono adatti ai bisogni del neonato per composizione e possono causare carenze di ferro.

TABELLA INDICATIVA LATTE ARTIFICIALE

SETTIMANE 1-2

60-90 ml

6 PASTI

550 ml totali

MESI 1

90-120 ml

6

720 ml

 2

120-130 ml

6

800 ml

3

150-160 ml

5

800 ml

4

180 ml

5

900 ml

5

210 ml

5

1000 ml

6

250 ml

3

1000 ml

7

250 ml

2

1000 ml

 

Svezzamento

È la fase della vita del bambino in cui si ha il passaggio da un’alimentazione a base di latte materno (o latte formulato in caso di mancanza di latte materno) a quella che sarà l’ alimentazione di tutto il resto della vita.

In questa fase il latte materno rimane comunque essenziale come fonte di energia e di nutrienti di alta qualità (può essere protratto fino e oltre a 2 anni in casi particolari).

  • Il cibo che viene introdotto si dice cibo “complementare” proprio perché deve essere considerato aggiuntivo.
  • Lo svezzamento ha inizio tra il compimento del 5 mese (per i bimbi non allattati al seno) e il compimento del 6 mese (per i bimbi allattati al seno), e si conclude quando il bimbo è in grado di assumere qualsiasi tipo di cibo solido (intorno ai 12 mesi).
  • È essenziale rispettare ritmi e preferenze del bimbo, non tutti si adattano subito alle nuove pappe, ai sapori e alle consistenze, proprio per questo lo svezzamento deve essere molto graduale, così come graduale deve essere la variazione delle consistenze e l’aggiunta di nuovi sapori.
  • Il cucchiaino, della forma e di materiale adatto, va proposto già all’inizio del divezzamento in modo tale che verso i 12 mesi sia già in grado di usarlo efficacemente.
  • Inizialmente preferirà consistenza cremose, ma già dagli 8 mesi, essendo più abile con le manine a tenere in mano piccoli pezzi di cibo potrebbe avere voglia di prenderlo con le mani e portarlo alla bocca autonomamente pur non avendo ancora i dentini. Tra i 18 e i 24 mesi potrebbe già essere in grado di alimentarsi autonomamente un po’ con le manine, un po’ col cucchiaio.

Introduzione alimenti: come procedere passo per passo

Consistenza:

  • All’inizio le consistenze dovranno essere cremose e i cibi devono essere privati di semi e bucce e altri elementi di difficile masticazione e digeribilità, anche la fibra all’ inizio deve essere minima perché è necessario che la prima alimentazione sia di facile digestione.
  • Le consistenze più dense si raggiungono gradualmente, fino ad arrivare agli 8 mesi a pezzettini di cibo e ai 12 mesi in cui sarà in grado di consumare i cibi più semplici consumati dai genitori.

Base liquida:

  • Latte materno o latte adattato per l’allattamento o brodo vegetale casalingo fatto da zucchina, carota e patata, acqua (calcica) e senza sale.
  • Può essere usato anche latte vegetale da cereali senza glutine (es riso) nella versione arricchita di calcio e non dolcificata.

Alla base liquida si aggiunge in prima fase una crema di cereali, solo dopo si iniziano ad aggiungere gli altri alimenti, vediamo insieme i vari step.

Prima fase: Cereali

  • La prima pappa sarà a base di creme di cereali senza glutine (riso, tapioca, poi mais, miglio e pseudo cereali come grano saraceno, quinoa e amaranto); per poi passare a cereali minori con glutine (orzo, avena, segale, farro, kamut), e per concludere il cereale maggiore con glutine (frumento).
  • Generalmente è consigliata la “rotazione” che prevede l’introduzione di un nuovo alimento ogni 3-5 giorni/1settimana per poter rilevare l’insorgenza di eventuali reazioni.
  • Non è importante aver introdotto già tutti i cereali prima di introdurre qualche altro cibo.
  • Tutti i cereali possono essere utilizzati in farina, fiocchi o chicco.
  • Le farine da preferire sono quelle arricchite in ferro (10mg/100g) e calcio (400-560 mg/100g)
  • I chicchi andranno cotti in brodo vegetale o latte vegetale, stracotti e resi morbidi e poi ridotti in crema.
  • I fiocchi sono di rapida preparazione perché basta farli bollire finché non si disfano ed eventualmente passati.
  • Per tutto il primo anno sono da preferire cereali raffinati, per poi introdurre gradualmente i semi integrali a partire dagli 8 mesi e quelli integrali dopo i 2 anni.
  • Intorno ai 10 mesi potrebbe preferire chicchi e pastina molto cotti rispetto alle creme.
  • Il pane può essere introdotto appena sarà stato introdotto il glutine e appena sarà in grado di masticare la mollica.

Seconda fase:

1. Carne. Da una ventina di giorni dall’inizio dell’uso dei cereali si può iniziare ad introdurre la carne bianca.

2. Grassi. Già nella prima settimana, iniziare ad utilizzare olio evo in misura di 1 cucchiaino (5ml).

3. Pesce e uovo. 9 mesi si può iniziare ad introdurre il pesce ed il tuorlo dell’uovo.

4. Legumi. a 10 mesi si possono aggiungere i legumi, scegliendo la versione decorticata (privata della fibra), cotti abbondantemente e passati al mixer per essere ridotti in crema, aggiungerne 1-2 cucchiaini alla pappa ai cereali. A 6-9 mesi possono essere aggiunti legumi, yogurt di soia ed eventualmente il tofu: il seitan (concentrato di glutine) è meglio non aggiungerlo prima dei 12 mesi.

5. Verdure

  • Iniziare lo svezzamento con zucchina, carota patata.
  • Dopo qualche settimana dall’inizio dell’utilizzo del brodo vegetale si può aggiungere 1-2 cucchiaini di purea di verdure del brodo alla pappa.
  • Seguire la stagionalità, bollire senza sale.
  • Nel corso del divezzamento e nel corso del primo anno il consumo di verdure va moderato per la grande quantità di fibre indigeribili e la povertà di kcal.
  • Limitare all’inizio le verdure con più nitrati e con sapori più forti (lattuga, rape, cavolo, crescione, biete, rape e spinaci)
  • Quando inizierà ad apprezzare le consistenze più solide potranno essere aggiunte le verdure in pezzettini morbidi.
  • Dai 18 mesi possono essere introdotte anche le verdure più saporite come spinaci e broccoli.

6. Frutta

  • Iniziare ad introdurre mela e pera poi banana, il consiglio è quello di introdurre la frutta solo dopo le pappe salate, perché il bimbo potrebbe ovviamente preferire il gusto dolce rifiutando poi le altre pappe. inoltre data la presenza di zuccheri fermentescibili è sempre consigliabile proporla lontano dai pasti per evitare coliche.
  • La frutta deve “integrare” non sostituire, deve essere ben matura, stagionale e ridotta in purea.
  • Fino ad un anno è bene non superare i 200-300g (corrispondenti a circa 1 frutto grande o 2 piccoli) al giorno per evitare episodi di diarrea e malassorbimento.
  • Dopo i 20 mesi possono essere introdotti fragole, mirtilli, lamponi e kiwi.

Aggiungere qualche goccia di limone nella pappa aumenta l’assorbimento di ferro.

Come introdurre i cibi complementari

  • Verso i 5-6 mesi (generalmente 5 nei bimbi non allattati al seno, nei bimbi allattati al seno)
  • Andrà sostituita o affiancata una o più poppate alla pappa, assecondando le richieste del bimbo. A partire da un allattamento indicativo di 5 volte al giorno.

Prima-seconda settimana

In questo caso la pappa sarà in sostituzione o in associazione alla 3 poppata delle 12 o di quella della sera + 4 pappe lattee.

Graduale introduzione di cibi complementari a rotazione:

Base liquida (la scelta dipende dal gradimento del bambino e dalla disponibilità del latte della mamma) +

  • creme di cereali (farina di riso la prima)
  • dopo qualche giorno olio evo (1 cucchiaino piccolo)
  • dopo qualche altro giorno cremina di carni bianche, verdure del brodo o legumi (1 cucchiaino).
  • ogni 3-5 giorni aggiungere un nuovo alimento o un nuovo cereale senza glutine fino ad arrivare al frumento.
Terza-quarta settimana

2 pappe in sostituzione o in associazione alla poppata delle 12 e a quella della sera + 3 pappe lattee

Settimane successive

Vanno sostituite gradualmente e senza fretta le poppate rimanenti con l’ introduzione di assaggini di purea di frutta o yogurt o latte di mandorla.

indicativamente si conclude il divezzamento attorno ai 12 mesi ma il latte materno può continuare ad essere presente all’occorrenza o a richiesta del bimbo.

Se in famiglia ci sono soggetti allergici, lo svezzamento va iniziato al compimento del 6^ mese e vanno evitati almeno inizialmente e seguendo il consiglio del pediatra: latte vaccino, latticini, uova, pesce, carne di maiale, frumento, legumi, spinaci, carote, pomodori, agrumi, fragole, pesche, kiwi, banane.

TABELLA INDICATIVA ALIMENTI, MESI E RELATIVE GRAMMATURE

ALIMENTI

MESI 5

6

7-8

10-12

CEREALI

15 g

25 g

25 g

25-30 g

FRUTTA

40 g

60 g

80 g

120 g

CARNE OMOGENEIZZATO

20-40 g

40 g

40-60 g

60 g

FORMAGGIO DURO

/

5 g

10 g

10 g

FORMAGGIO FRESCO

/

15-20 g

20-25 g

30 g

VERDURE PASSATE

/

10 g

10 g

10 g

PROSCIUTTO

/

/

30 g

30 g

PESCE

/

/

80 g

80 g

YOGURT SOSTITUTO LATTE

/

/

250 g

250 g

LEGUMI SECCHI

/

/

15 g

20 g

LEGUMI FRESCHI

/

/

40 g

60 g

TUORLO

/

/

/

1

CARNE FRESCA

/

/

/

20-30 g

*pesi a crudo, al netto degli scarti

Dott.ssa Elettra Terzani

Biologo Nutrizionista

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